mercoledì 8 ottobre 2014

Gatta morta dei miei stivali!

Avete presente quelle donne dalle movenze lente, dal fare svampito, e dallo sguardo languido? 
Le chiamano gatte morte. 
Sarò sincera: fino ad ora, per me,  l'esistenza di questo esemplare femminile era solo una leggenda. 
Poi l'ho vista in azione. 
L'ho vista girare con passo felino attorno all'uomo che avevo puntato e ho visto lui lasciarsi irretire dalle sue strategie ingannevoli. Ho visto anche me restare ferma  in un angolo a guardare, e pur avendo armi per iniziare una guerra, deporle, come fossi in preda ad uno stato ipnotico, e nella mia mente continuasse a ripetersi lo stesso ritornello: "Non vincerai mai!"
Perché? 
Perché tutto quello che avevo sentito dire sul suo conto è realtà.
Perché competere con una gatta morta nel raggiungimento dello stesso obiettivo di sesso maschile non è semplice. Lei sfodererà sempre qualche mossa improvvisa e subdola alla quale tu, che gatta morta non sei, difficilmente potrai controbattere. Così vedrai allontanarsi sempre più l'uomo che avevi puntato e pian piano cadere nella sua rete. 
A te resterà solo la convinzione di non essere capace, di aver perso l'inventiva, il sex appeal, mentre lei si muove come Kim Basinger in "Nove settimane e mezzo".

Ma vediamo insieme l'identikit della gatta morta:
1. Non è bella. Nè particolarmente attraente ma l'insieme la rende gradevole. 
2. Ha l'occhio furbo di chi è consapevole del suo fare.
3. La sua è una seduzione mascherata da un perenne atteggiamento da svampita.
4. Si muove lentamente, quasi in stop motion, attorno alla sua preda.
5. Lancia messaggi subliminali a sfondo erotico e carichi di doppi sensi lasciandoti con il dubbio che in realtà stia parlando del pomeriggio appena trascorso in preghiera. 
6. Cerca le attenzioni di tutti gli esseri di sesso maschile, (si, anche cani e gatti).
7. Tutte le altre donne sognano la sua testa appesa sul camino.

Ecco adesso che avete gli elementi per riconoscerla sappiate che ce n'è almeno una in ogni gruppo. 
Per neutralizzarla bisognerebbe osservarla, studiarne le caratteristiche e procedere all'emulazione.
Ma così finiremo per diventare gatte morte anche noi, attirare l'invidia delle altre donne e farci fare lo scalpo. 
Allora sarebbe meglio fare come me: davanti ad una gatta morta l'unica arma in tuo possesso è l'astuzia. Prendi coraggio, pancia in dentro, petto in fuori, comincia a mostrarti per quello che sei. Se l'uomo in questione continuerà a preferire le fusa, allora tu diventa pantera, tira fuori gli artigli e magnate la gatta in un sol boccone. 

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